È imbarazzante vedere il Partito Democratico impegnato a difendere a spada tratta una boutade elettorale del sindaco Nardella che con un colpo di bacchetta magica, il 9 giugno 2016, aveva promesso il ripristino del 18 in caso di vittoria di Zambini.
Parole gravissime e incompatibili col ruolo istituzionale ricoperto da Nardella, tanto da costringerlo a correggere il tiro.
Un anno dopo assistiamo all’ennesima sceneggiata di un partito fuori dalla realtà. Il collegamento con la parte nord di Sesto è una priorità alla quale l’Amministrazione comunale sta lavorando fin dall’insediamento, ascoltando con la massima attenzione le esigenze e le necessità dei cittadini che non vogliono essere presi in giro. Se per riportare il trasporto pubblico a Querceto basta un tocco di bacchetta magica, ci dica il PD come mai non è stato fatto durante l’anno e mezzo di amministrazione Biagiotti. Se il ripristino del 18 e non l’aeroporto, non l’inceneritore, non l’esecuzione degli ordini provenienti da Firenze, era una priorità già all’epoca, perché non è stato fatto niente? Si spieghi questo ai cittadini invece di raccontare fantasiose ricostruzioni. E si spieghi come mai Sesto abbia bisogno di far arrivare il sindaco di San Casciano Val di Pesa e un consigliere di Firenze a parlare a nome della Città Metropolitana.
L’impegno che ci siamo presi con la città per un ritorno del trasporto pubblico a Querceto e Colonnata è chiaro, ma deve fare i conti con una promessa disattesa da parte della città metropolitana e con le risorse dell’ente. Vogliamo una soluzione seria, duratura, sostenibile. La campagna elettorale, per noi, è finita un anno fa.
Andrea Guarducci, capogruppo di Per Sesto
Jacopo Madau, capogruppo di Sinistra Italiana in Consiglio comunale