LORENZO Falchi è il candidato sindaco scelto, per le amministrative di giugno a Sesto, da Sinistra italiana e da Per Sesto. Nonostante la giovane età (compirà 36 anni a maggio) Falchi ha già una grande esperienza politica alle spalle: per dieci anni infatti è stato sui banchi del consiglio comunale di Sesto prima nei Comunisti Italiani e poi in Sel ed ha ricoperto anche l’incarico di segretario provinciale della stessa Sinistra ecologia e libertà. «A Sesto sono nato, cresciuto e a Sesto vivo – ha detto Falchi – e sento di dover fare qualcosa per la mia città, gli ultimi due anni sono stati un periodo pessimo ed i sestesi non se lo sono affatto meritato. I cinque punti programmatici che abbiamo proposto alle altre forze di sinistra sono il no non negoziabile alla nuova pista dell’aeroporto e all’inceneritore, il lavoro con le tante vertenze purtroppo aperte sul territorio, la cultura ed il rilancio del centro cittadino». Per Sinistra italiana e Per Sesto l’unità della sinistra per le prossime amministrative è ancora possibile: «A Sesto Bene Comune e a Maurizio Quercioli – ha spiegato infatti Giovanni Rizzo uno dei tre coordinatori di Si a Sesto – diciamo che il percorso di confronto, per quanto ci riguarda, non è assolutamente chiuso, anche perché presentare un fronte unito per le prossime elezioni è quello che ci chiede la gente per strada. Crediamo che debba essere proprio la gente a scegliere e che sia necessario che sulle due candidature di Falchi e Quercioli ci si debba esprimere con le primarie». Nella sala riunioni dell’Auser dove la candidatura di Falchi è stata presentata ieri c’erano anche i dissidenti dem firmatari, nel luglio scorso, della mozione di sfiducia al sindaco Sara Biagiotti, l’ex segretaria del Pd di Sesto Camilla Sanquerin e il presidente di Per Sesto Damiano Sforzi: «Presenteremo una nostra lista in appoggio a Falchi- ha detto Sforzi- puntiamo a vincere le elezioni». Sulle critiche rivolte da molti agli ex Pd e a Sel per avere votato atti relativi ad inceneritore ed aeroporto, temi su cui ora esprimono una netta contrarietà, Sforzi è stato lapidario: «Il nostro non è stato un cambio repentino e dovuto a motivi elettorali – ha detto – se è vero che già nel 2012 l’amministrazione, con una delibera, aveva bloccato l’iter dell’impianto di Case Passerini. Chi è contro questi progetti poi dovrebbe essere contento che ci sia chi ha cambiato idea e si cerchi di fare insieme qualcosa di concreto. C’è chi abbaia alla luna e chi costruisce l’astronave per arrivare alla luna».
Sandra Nistri