27 Dicembre 2016
Siamo partiti per passare il capodanno dai Saharawi nei campi vicino a Tindouf, nel deserto del Sahara.
Quando parti per un viaggio c’è sempre l’emozione e l’eccitazione nell’attesa di arrivare a destinazione per vedere posti nuovi e provare emozioni diverse. Questa volta sono particolarmente felice, per più motivi.
Il primo perché questa volta sarò io a rappresentare la vicinanza e la solidarietà del Comune di Sesto Fiorentino a questo popolo e vivo con gioia tutta l’importanza e la responsabilità di questa esperienza.
Il secondo perché con noi noi abbiamo medicine, palloni, casacche e scarpe da calcio (generosamente offerti dal Doccia Calcio) e altri piccoli regali che ciascuno ha nella borsa per lasciarli alle famiglie ed ai bambini che ci ospiteranno. Sarà impagabile vedere i loro sorrisi e sentire i loro abbracci.
Il terzo è che questa volta portiamo con noi la sentenza dello scorso 10 dicembre della Corte di Giustizia dell’Unione Europa, la quale ha annullato l’accordo commerciale UE-Marocco relativo ai prodotti agricoli, perché in violazione dei diritti del popolo Saharawi, finalmente riconoscendo lo status separato e distinto al territorio del Sahara Occidentale in forza della Carta delle Nazioni Unite e del principio di autodeterminazione dei popoli. Per noi, e per loro, questo è motivo di speranza e fiducia che il giorno di tornare nella loro terra si avvicini.
Infine pensare di rivedere le stelle nel deserto di notte è un’emozione che da sola vale il viaggio.
Quindi Buon anno alle nostre sorelle e fratelli Saharawi perché possano al più presto vedere i loro desideri esauditi e buon anno a tutti noi per un 2017 di pace e felicità.
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