Sì. Esiste il modo di fermare la distruzione del polmone verde della piana fiorentina e la crisi del Polo Universitario di Sesto. Esiste nel caso ci sia la volontà politica della prossima amministrazione di farlo.
Il prossimo mese di luglio scadranno le salvaguardie che, al momento dell’adozione della variante al PIT, hanno congelato il piano strutturale di Sesto, incompatibile con la pista visto che prevede il Parco.
Dopo questa scadenza 2 sono le ipotesi: che la Regione faccia finta di nulla, aprendo così la possibilità di fare un ricorso amministrativo alla prossima amministrazione di Sesto, o che chieda al nostro comune un accordo di pianificazione, al quale sarà possibile rispondere negativamente, difendendo così gli interessi dei cittadini contro quelli dei privati pronti a speculare sulla qualità della nostra vita.